Cartoons on the Bay 2022: il direttore creativo Roberto Genovesi traccia un bilancio dell’edizione

Si è svolto a Pescara dall’1 al 5 giugno Cartoons on the Bay 2022, il Festival Internazionale dell’Animazione e della TV dei Ragazzi, promosso da Rai e organizzato da Rai Com e diretto da Roberto Genovesi.

Licensing Italia, media partner dell’evento, ha intervistato il direttore artistico del Festival Roberto Genovesi.

di Giulia Rastelli

Roberto Genovesi
Roberto Genovesi

Licensing Italia: Cartoons on The Bay torna finalmente in presenza a Pescara dall’1 al 5 giugno dopo due anni: cosa rappresenta per voi l’edizione 2022?

Roberto Genovesi: Non possiamo dire che si sia trattato di un’edizione come le altre. Per tanti motivi. L’emozione di ritrovare il pubblico di riferimento del settore, i colleghi. Ma con la convinzione di non aver sprecato due anni che sono stati impiegati per studiare, sperimentare approfondire soprattutto le opportunità digitali.

L.I.:I due anni di pandemia hanno portato cambiamenti al mondo dell’animazione? Se sì, quali?

R.G.: I cambiamenti al mondo dell’animazione l’hanno portati soprattutto i nuovi player, le piattaforme on demand che hanno influenzato i tempi della produzione, i business plan. I due anni di pandemia hanno indebolito i cinema e una certa fruizione tradizionale del prodotto. Il mondo dell’animazione non deve fare i conti con la pandemia ma con quei cambiamenti, anche antecedenti alla pandemia, che stanno cambiando lo scenario di riferimento.

L.I.: Quali saranno il format e le novità dell’edizione di quest’anno?

R.G.: Quest’anno abbiamo introdotto una nuova categoria in concorso per rappresentare i prodotti dedicati agli adolescenti. E poi, come avevamo fatto nel 2009 quando avevamo introdotto forse per primi in Europa il concetto di crossmedialità, abbiamo voltato pagina accogliendo il concetto di transmedialità che da questo momento diventa il nostro nuovo punto di riferimento.

L.I.: Anche per quest’anno può riconfermare l’impostazione di crossmedialità che ha caratterizzato le più recenti edizioni del Festival?

R.G.: La missione principale di COTB è quella di fare da scouting per gli scenari di mercato, i linguaggi e i contenuti. Passare dall’idea di crossmedia a quella di transmedia è dunque uno step dovuto. Si tratta della formula più incisiva e meno pericolosa economicamente per costruire un progetto produttivo non solo in animazione e credo che diventerà presto la formula esclusiva.

L.I.: A proposito del settore del licensing, Lei aveva affermato che ‘il licensing non è un aspetto esclusivamente commerciale di un prodotto ma una branca non meno importante dell’intero progetto creativo’: può riconfermare questa Sua opinione?

R.G.: Si tende a separare troppo drasticamente editoriale e commerciale. Ma molto spesso le due cose dialogano tra loro fin dall’origine dei progetti. A COTB abbiamo avuto interventi di creativi che hanno spiegato come la costruzione di una filiera di personaggi dipenda anche dalle indicazioni e dalle richieste del commerciale. L’epoca dell’autore chiuso nella sua torre d’avorio a creare isolato dal mondo è finita. Il creativo fa parte di un team in cui ogni componente ha un ruolo in grado di valorizzare quello degli altri.

L.I.: Come ‘entrerà’ il licensing in questa edizione 2022?

R.G.: Abbiamo avuto alcuni incontri, come al solito dedicati esclusivamente a questo tema ma anche in altri panel si è parlato di licensing a sostegno del progetto creativo. Oggi non basta più dire ‘’questa idea è buona, originale e interessante dunque facciamone una serie tv o un film’’. Oggi bisogna chiedersi se il punto di caduta di un progetto possa essere sostenuto esclusivamente dai passaggi tv o dagli sbigliettamenti cinema. E spesso la risposta è no. Bisogna costruire un business plan in cui il licensing diventi protagonista a tutti gli effetti del progetto complessivo. Ma questo voi lo sapete bene.

 

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