Il Cercasuoni vince il Chicago International Children’s Film Festival

Licensing Italia intervista Federica Maggio co-fondatrice e CEO di Enanimation, la società italiana che ha co-prodotto il Cercasuoni, vincitore nella categoria Animated Television al Chicago International Children’s Film Festival 

di Eleonora Cerioli

Il Cercasuoni (titolo originale “The Sound Collector”) è una coproduzione Italia/UK della torinese Enanimation ed Eagle vs Bat per Rai Kids e ITV.

Federica Maggio - CEO Enanimation
Federica Maggio – CEO Enanimation

La serie, in onda dal 23 novembre su Rai YoYo e Rai Play per un totale di 60 episodi, affronta in modo innovativo e valoriale il tema dei suoni attraverso la lente della parziale sordità del protagonista, un piccolo appassionato dei suoni e della natura che, grazie ai suoi apparecchi acustici e ad un’amica talpa di nome Mole, si mette alla ricerca di nuovi suoni e rumori della natura, che colleziona con il suo registratore e che utilizzerà per creare nuove composizioni musicali.

È’ un progetto di altissima qualità rivolto a tutti i bambini, non solo quelli ipoacusici, che parla in primo luogo di inclusività

È anche la prima serie italiana che unisce riprese in live action e la puppet animation, grazie alla prestigiosa collaborazione dei premi Oscar 2023 Mackinnon & Saunders per la realizzazione e l’animazione dei pupazzi e dei set. 

La serie – che nella versione italiana è narrata da Carolina Crescentini (Keira Knightley nel Regno Unito) – trova nel suono il suo elemento chiave: per questo motivo si avvale della supervisione scientifica di consulenti di audiologia.

Enanimation ha gestito internamente parte del team di scrittura, la fase di storyboard, dando le direttive per effettuare le riprese e l’animazione, per poi curare l’intera filiera della post-produzione visiva, fra cui l’unione dei vari elementi live action e puppet animation, rendendo il Cercasuoni un progetto che rivoluziona l’animazione per gli innovativi standard tecnici, audio e video.

Licensing Italia ha intervistato Federica Maggio, co-fondatrice e CEO di Enanimation, per capire l’impatto di questa serie nel mondo dell’animazione e del licensing.

L.I. Come nasce l’idea de “Il Cercasuoni” e come siete stati coinvolti nel progetto?

F.M. Il Cercasuoni nasce con l’obiettivo di sensibilizzare tutti i bambini in età prescolare, ipoacusici e non, favorendo una visione inclusiva, positiva e valoriale della disabilità acustica. L’idea parte da Erika e Tom Engel, i creatori della serie, che avevamo già avuto modo di conoscere per una nostra precedente produzione, e l’abbiamo trovata subito originale, una sfida per noi. Il concept è incentrato sul suono e questo ha fatto sì che abbiamo dovuto stravolgere la struttura produttiva: con Il Cercasuoni la sonorizzazione, che di solito rappresenta l’ultimo step del processo produttivo, è invece il punto di partenza. Rai è salita subito on board sul progetto anche perchè il tema dell’ipoacusia è nelle sue corde, dato che ha sempre avuto un occhio di riguardo verso concept valoriali. 

L.L. Che riscontro state avendo?

F.M. I risultati della serie sono ottimi. Al momento è stata venduta in Polonia, Africa, Canada, Repubblica Ceca, Croazia e Slovacchia, ma siamo in trattativa anche con diversi altri Paesi come Ungheria, Grecia, Germania, Danimarca. La cosa interessante è che, nonostante sia stata concepita per bambini, Il Cercasuoni piace anche a persone adulte perché dà un senso di relax. In un mondo governato da ritmo e frenesia che tende ad “estraniare” bambini e ragazzi dalla realtà che li circonda anche attraverso input tecnologici e virtuali, il nostro obiettivo principale era quello di permettere loro di porre attenzione alle piccole cose (come i suoni dati dalla pioggia che cade) per farli rendere conto del mondo che li circonda.

L.I. Avete in mente progetti di licensing o collaborazioni legate a questo progetto?

F.M. Non ci sono progetti licensing per il momento data la complessità del progetto.  Stiamo comunque pensando di allargare il mondo del Cercasuoni attraverso uno spin-off, di cui al momento non posso dare indicazioni, che ci permetterebbe di aprire la strada alla licenza.

L.I. Quali sono i principali progetti su cui state lavorando?

F.M. Oltre appunto ad un ampliamento del mondo del Cercasuoni abbiamo un programma di lanci a livello festival perchè si tratta di un progetto che per le sue caratteristiche uniche si presta ad avere visibilità da un punto di vista culturale ed estetico.

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