Monnalisa acquisisce la licenza Chiara Ferragni per una linea di abbigliamento kids: intervista a Christian Simoni, CEO di Monnalisa spa

Christian Simoni (AD Monnalisa SpA)

Lo scorso mese di novembre Monnalisa, azienda leader nel settore dell’abbigliamento per il target Bambino presente in oltre 60 paesi del mondo, e l’azienda guidata da Chiara Ferragni hanno siglato un accordo di licenza a livello globale nel segmento della moda bambino 0-10 anni.

di Maura Rastelli

L’accordo nasce con l’obiettivo di far crescere a livello globale il brand fondato da Chiara Ferragni nel segmento della moda bambino 0-10 anni, facendo leva sulla struttura e l’esperienza di Monnalisa, azienda leader nel segmento alto del childrenswear, che, a sua volta, potrà espandere ulteriormente il proprio mercato di riferimento sulla base della propria strategia di trasformazione digitale.

La prima collezione collezione sarà Fall/Winter 2021-2022.

In merito al progetto Licensing Italia ha intervistato Christian Simoni, CEO di Monnalisa Spa

Licensing Italia: Come e quando è nato il vostro interesse per la licenza “Chiara Ferragni”?

Christian Simoni: In un’intervista abbiamo letto di uno specifico interesse di Chiara Ferragni per il settore childrenswear.  L’innovazione e la determinazione di questa straordinaria imprenditrice digitale hanno sempre raccolto un altissimo consenso anche all’interno della nostra azienda, dove è seguitissima: quindi non ho esitato e, benché  non sia particolarmente “social” , ho contattato il suo direttore generale via Instagram.

L.I. Quali prodotti realizzerete?

C.S. Realizzeremo una linea 0-10 anni, femminile, divisa in tre segmenti: layette, bebè e kids. Le nostre stiliste Barbara Bertocci e Diletta Iacomoni, con il loro team, hanno realizzato circa 120 referenze con l’approvazione di Chiara Ferragni. Il risultato, dal punto di vista stilistico  e qualitativo, è eccellente e mi aspetto che sarà accolto con molto entusiasmo dal mercato.

L.I. Avete acquisito la licenza solo per il mercato Italia o anche per mercati esteri?

C.S. La licenza è estesa ai mercati esteri. Monnalisa che è distribuita in oltre 60 Paesi, con 48 boutique dirette e oltre 500 multibrand, distribuirà la collezione Chiara Ferragni in una selezione di punti vendita e via e-commerce.

L.I. Qual è il target di riferimento prioritario e quali gli obiettivi di tale collaborazione?

La collezione ha un posizionamento e un prezzo premium. Per Monnalisa costituisce un’eccezionale occasione per beneficiare di economie di scopo, mettendo a disposizione una expertise storica del mercato bambino, sia in termini di operations che distributivi. Beneficeremo inoltre della straordinaria popolarità di Chiara Ferragni, “icona” per tutte le nostre consumatrici, che può contare su oltre 22 milioni di followers. Ritengo che questa collaborazione sarà anche una fondamentale fonte di apprendimento, di nuovi linguaggi, del comportamento di consumatori nuovi rispetto ai nostri tradizionali, di processi di comunicazione con un licenziante, e così via. Per me questo, nel medio-lungo periodo, è un obiettivo tanto importante quanto quello della crescita della top line e dei margini, soprattutto per la crescita delle nostre capacità e potenzialità di sfruttare altre opportunità di questo tipo in futuro.

L.I. Quale è stato l’impatto sul Vostro settore di questo periodo di emergenza causato dalla diffusione della pandemia di Covid-19? Quali gli sviluppi secondo Lei nel medio termine?

C.S. Il nostro settore è stato colpito più duramente di altri, accusando cali di fatturato e di marginalità importanti, soprattutto per brand, come il nostro, che contano molto sugli acquisti di una clientela turistica internazionale con alto potere di acquisto e su occasioni d’uso speciali a cui, purtroppo, abbiamo dovuto e ancora per un po’ dovremo rinunciare. Per contro, il lockdown ha velocizzato il processo di trasformazione verso il digitale che era già in corso. Forti della digitalizzazione, andiamo incontro più sereni a nuovi scenari. Le direttrici della ripresa sono evidenti: la forza del brand “made In Italy”, l’e-commerce con i suoi straordinari risultati, l’integrazione online/offline. Anche la tenuta dei mercati asiatici, e la ripresa della Cina in particolare costituiscono un bel segnale. La remissione della pandemia grazie alla diffusione del vaccino inciderà certamente su ripresa e consumi, sicuramente dal secondo semestre 2021.

L.I. Licensing International, di cui Licensing Italia è l’ufficio di rappresentanza, sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione per spingere il mercato a sviluppare programmi di licenza sostenibili. Qual è la posizione di Monnalisa in tal senso?

C.S. Trattandosi di una licenza completa, sia produttiva sia distributiva, il nostro approccio alla supply chain, il nostro codice di condotta, i nostri standard internazionali di gestione aziendale, verranno estesi ai prodotti Chiara Ferragni, che beneficeranno del nostro imprinting valoriale.

 

 

 

 

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