Bambini e genitori: attitudini e uso dei media – Mercato UK
Kids Ricerche di Mercato
Nel 2020 sette bambini su dieci di età compresa tra 5 e 15 anni si sono collegati online. Di questi, il 2% faceva affidamento solo su uno smarthphone per accedere ad Internet. Per la didattica a distanza un bambino su cinque non aveva accesso a un dispositivo appropriato per le proprie esigenze di apprendimento a casa
Consumo di contenuti e attività online:
I bambini hanno il doppio delle probabilità di guardare i programmi TV in video on demand (VoD) rispetto alla TV generalista. Quasi tutti i bambini (96%) hanno guardato VoD rispetto a poco più della metà (56%) di quanti guardano la TV generalista.
L’uso da parte dei bambini delle piattaforme di condivisione video (VSP) è quasi universale, con la maggioranza che utilizza i VSP di più durante la pandemia (Covid-19) rispetto a prima.
Sette bambini su dieci di età compresa tra i 5 e i 15 anni hanno giocato online nel 2020. Il fenomeno è più diffuso tra i ragazzi rispetto alle ragazze (78% contro 64%). I ragazzi sono anche più propensi, rispetto alle ragazze, a usare i giochi per connettersi con i loro amici.
Poco più della metà dei 5-15enni utilizzava siti o app di social media, si sale all’87% dei 12-15enni. La gamma di siti e app utilizzati rimane diversificata; circa un terzo dei 5-15 utilizza Instagram, Snapchat e Facebook.
Conoscenza e comprensione online:
Poco meno della metà dei bambini di età compresa tra 8 e 15 anni che utilizza i motori di ricerca è in grado di identificare correttamente gli annunci nelle ricerche su Google e la metà di questi si rende conto che alcuni siti all’interno dei risultati di un motore di ricerca possono non essere attendibili.
Due terzi dei 12-15enni hanno chiaro che vlogger e influencer potrebbero essere pagati per dire cose positive su prodotti o marchi. I ragazzi, dall’altro canto, trovano che sia un servizio utile in quanto ricevono informazioni in linea con i loro interessi.
Sicurezza online
Poco più della metà dei 12-15enni ha avuto una qualche forma di esperienza online negativa, ad esempio essere contattati da qualcuno che non conoscevano e che voleva essere loro amico, cosa che è successa a quasi un terzo dei ragazzi in questa fascia di età.
La consapevolezza dell’esistenza di funzioni di segnalazione è elevata (70% dei ragazzi di età compresa tra 12 e 15 anni), ma solo il 14% ha mai segnalato contenuti.
Atteggiamenti genitoriali e strategie di mediazione
I genitori hanno trovato più difficile controllare il tempo passato davanti allo schermo dei propri figli durante la pandemia di Covid-19 e metà dei genitori di bambini di età compresa tra 5 e 15 anni ha affermato di aver dovuto allentare alcune regole d’uso valide prima della pandemia. Tuttavia, i genitori hanno anche riconosciuto il valore di Internet nell’aiutare i propri figli a rimanere in contatto con gli amici.
La consapevolezza dei vari strumenti tecnici e dei controlli tra i genitori è elevata (circa sei su dieci), ma solo una minoranza ne ha effettivamente utilizzato qualcuno (circa un terzo dei genitori).
Il tablet e la smart TV sono i dispositivi più utilizzati dai bambini in casa, utilizzati da circa otto bambini su dieci tra i 5 e i 15 anni (rispettivamente 81% e 78%). La smart TV tende ad essere un dispositivo domestico (il 26% ne possiede uno ad uso esclusivo), mentre il 61% dei bambini possiede un tablet.
Tre quarti dei bambini utilizzano il cellulare, mentre poco meno di sei su dieci ne possiedono uno (56%). La proprietà è più probabile nella fascia di età più avanzata (93% dei 12-15 anni). Lo smartphone è il dispositivo senza il quale i bambini affermano di non poter vivere, in particolare le ragazze di età compresa tra 11 e 16 anni (72%).
Quasi sei bambini su dieci hanno utilizzato un altoparlante intelligente (tipo Alexa).
Report completo a questo link: children-and-parents-media-use-and-attitudes-report-2020-21