La differenza tra social media e recommendation media
Media Ricerche di Mercato
L’interessante blog di Francesco Oggiano ultimamente si è occupato di un tema sotto gli occhi di tutti ma che va capito per affrontarne le possibili conseguenze: i social media sono ancora social?
Secondo Michael Mignano, co-founder di Anchor e angel investor della Silicon Valley, “Se nei social media i contenuti ci venivano proposti principalmente in base alle nostre relazioni sociali, nei recommendation media ci vengono proposti principalmente in base alle raccomandazioni di un algoritmo”. TikTok, per capirci, e tutti quelli che gli stanno andando dietro.
La TikTokizzazione di internet potrebbe consolidarsi nel 2023. Se sul feed di Facebook appena il 15% dei contenuti che vedevamo era prodotto da persone che non conoscevamo (una percentuale più alta su Instagram), entro la fine del 2023 dovremmo vedere il 30%.
Almeno questo era l’obiettivo di Meta prima della sollevazione popolare «Make Instagram Instagram again».
“Anche se apprezzo tantissimo quel contenuto che mi viene mostrato su TikTok, durante la mia experience non mi viene neanche l’istinto di cliccare sul tasto «Segui il Creator». Per pigrizia, abitudine e fiducia nell’algoritmo. Perché so già che l’algoritmo ha già ricevuto sufficienti informazioni per capire che quel tipo di contenuto mi piace e me ne proporrà altri simili. La conseguenza di questa piccola omissione può essere enorme: il progressivo calo di considerazione dell’utilità del following.”
Brian Morissey qualche giorno fa ha fatto un tweet con una battuta sul rapporto tra i newyorchesi e lo stato del New Jersey. Il tweet è diventato virale:
- 1,3 milioni di views
- 12,500 interazioni
- e appena 4 nuovi follower.
«Questo è quello viene definito successo nel mondo dell’algoritmo». La vera domanda è se sarà possibile costruire community nei recommendation media, in cui il successo è quello di una singola performance.