Le tendenze dei social media 2023

Talkwalker ha pubblicato un report interessante sui cambiamenti che già stanno avvenendo attorno al mondo dei social

Se fino a poco tempo fa i trend nascevano nel mondo esterno e i social ne erano solo la cassa di risonanza, adesso sempre più spesso i trend nascono e vivono sui social, spesso condizionando anche la vita esterna. Di seguito le tendenze che sono emerse.

1. I cookies si “sbricioleranno”: Il 2023 sarà l’anno che segnerà la fine, a lungo rimandata, dei cookie di terze parti. Google ha rimandato ancora una volta la fine dell’uso dei cookie al 2024 per consentire il test e l’utilizzo delle API di Privacy Sandbox.

I cookie di terze parti permettono di personalizzare le esperienze nel Web, lasciando una scia di informazioni che tracciano i siti visitati. Mentre i consumatori si preoccupano per la mancanza di privacy che i cookie comportano, il 70% degli specialisti in pubblicità pensa che l’advertising verrà ridimensionato a causa della loro eliminazione.

Questa ulteriore proroga concede ai brand un po’ di respiro, ma il tempo passa ed è necessario trovare immediatamente nuove alternative. La sfida: senza le informazioni ricavate dai cookie, come possono i brand tracciare le conversioni dei clienti e creare al contempo esperienze personalizzate?  I brand con un “perché” INTELLIGENTE e ben definito stanno già valutando l’effetto del comportamento dei clienti e continueranno a far crescere il proprio stack tecnologico con gli strumenti disponibili.

Dobbiamo quindi guardare altrove, ovvero introdurre (o potenziare per chi già li usava) strumenti “esterni” come la social & web listening o, soprattutto, la consumer intelligence.

2. I social media avranno un nuovo standard: Non tutto quello che si trova in Internet è vero. E ora ne dobbiamo affrontare le conseguenze. Brand, personaggi famosi e perfino i governi si trovano a dover affrontare le ripercussioni delle fake news. Dall’altra parte sono invece in crescita i deepfake, contenuti video generati dall’IA utilizzati per indurre le persone a credere a eventi mai avvenuti.

Poiché il software disponibile in commercio è in grado di creare video di celebrità incredibilmente realistici, Europol sottolinea come la tecnologia possa essere usata dalla criminalità organizzata. I consumatori devono potersi fidare dei contenuti con i quali entrano in contatto, ecco perché nel 2023 dobbiamo aspettarci un aumento della richiesta di affidabilità e autenticità a cui i brand e i canali dei social media devono rispondere.

3. I social network decentralizzati saranno la prossima grande novità: La mancanza di controllo del singolo utente nei social network è un altro dei problemi che desta sempre maggior preoccupazione. Cosa può essere pubblicato, come conservare i dati, quale tipo di censura attivare, solo per citare alcuni esempi, sono tutti elementi determinati da chi gestisce la rete. Spesso i consumatori non hanno voce in capitolo.

Oggi stiamo assistendo a un maggior controllo degli utenti nei social network decentralizzati.

Non si tratta però di una soluzione semplice. I consumatori si aspettano livelli diversi di censura e libertà di espressione. Senza un controllo centrale, il rischio di tossicità e radicalizzazione è maggiore.

Le startup di reti decentralizzate forse non si saranno ancora del tutto affermate nel 2023, ma le grandi aziende dovranno comunque tenerne conto. Prevediamo che le principali piattaforme social si troveranno ad affrontare problemi più grandi di quelli sollevati dai consumatori e, forse, a offrire maggiore libertà di azione ai propri utenti.

4. I social media multisensoriali: un veicolo di contenuti per tutti

Ogni anno si parla di nuovi formati di tendenza, come i video brevi o i social audio. In realtà nessun formato è destinato a prevalere per sempre.

L’Internet dei sensi, come viene chiamato, ossia la possibilità di creare

esperienze sensoriali digitali sul Web, sta diventando una realtà e si tradurrà in un vero approccio multi-canale e multi-formato. Non si tratta solo di stimolare i consumatori in modi nuovi e interattivi, ma di creare esperienze più accessibili che offrano i contenuti nei formati richiesti dal pubblico. I brand cercheranno sempre più di trasformare questi elementi sensoriali in esperienza digitale, con la gamification o centri commerciali completamente immersivi, che il 45% dei consumatori si aspetta diventeranno di massa entro il 2030.

5. L’ascesa e la caduta del social commerce

Proprio come l’influencer marketing qualche anno fa, il social commerce sta ancora cercando la sua strada. In alcuni paesi, come la Cina, il 49% degli utenti sui social media hanno fatto un acquisto sui social, rispetto al 44% negli Stati Uniti. Si stima che il social commerce in Cina rappresenterà il 14,3% di tutto l’eCommerce nel 2023, rispetto ad appena il 4,9% negli Stati Uniti.

Il potenziale di crescita è enorme e, con la crescita del digitale post-pandemia e l’aumento del costo della vita che comporta una maggiore domanda di accessibilità, i consumatori saranno più disponibili ad esplorare nuovi canali per lo shopping.

6. La corsa al metaverso darà i suoi frutti

Il concetto di metaverso, un mix di realtà digitale, aumentata e del mondo reale, ha iniziato a fare notizia l’anno scorso. Ora, è un trend di cui tutti vogliono far parte. Facebook sta intensificando gli sforzi sul suo rebrand Meta, mentre leader tecnologici come Microsoft e Tencent stanno iniziando a rivelare la propria idea di metaverso.

Con un potenziale mercato di 800 miliardi di dollari, prevediamo che altri attori vogliano partecipare nei prossimi mesi. Tuttavia, il concetto sta entrando in un momento critico che potrebbe trasformarsi in una guerra di formati, analogamente a quanto avvenuto tra VHS e Betamax, o tra Blu-Ray e DVD HD; alcuni metaverso cresceranno, mentre altri verranno rapidamente abbandonati. I metaverso vincenti o perdenti saranno designati dai consumatori che decideranno se queste nuove realtà soddisfano i loro bisogni reali.

7. L’analisi predittiva cambierà il marketing L’analisi predittiva non è una novità. È stata utilizzata per molti anni per valutare le sottoscrizioni di titoli o l’affidabilità creditizia sfruttando i big data esistenti per prevedere i potenziali risultati.

Ma in futuro sempre più professionisti del marketing e dei social media integreranno l’analisi predittiva nei propri processi. Il social listening può fornire i big data necessari in modo rapido e semplice e potremo quindi verificare come l’IA è in grado di adeguarsi per fornire previsioni accurate e preziose.

Il potenziale è enorme, vista la capacità di guardare al futuro di un trend, un argomento o una campagna e comprendere come cambierà nei mesi a venire. Tuttavia solo il 42% degli esperti di marketing sostiene di avere competenze nell’analisi predittiva. Prevediamo che la situazione cambierà nel 2023.

8. La sostenibilità ambientale non potrà più aspettare

La crescente consapevolezza dell’aumento delle temperature globali e le conseguenze dirette che i consumatori si trovano a dover affrontare per via dei cambiamenti climatici sollevano grandi preoccupazioni per l’impatto dell’uomo sul pianeta. E ogni brand deve concertare gli sforzi per fare la differenza.

C’è un crescente senso di urgenza nella conversazione, poiché i consumatori non vogliono sentire slogan come sostenibilità, green o zero netto. Piuttosto hanno bisogno di un’azione che faccia davvero la differenza in questa situazione, con circa l’82% dei consumatori vorrebbe che le compagnie mettessero le persone ed il pianeta in prominenza rispetto ai profitti.

Nel prossimo anno, prevediamo che i brand più innovativi che faranno della sostenibilità la propria bandiera conquisteranno fette di mercato più grandi. I consumatori più esperti vaglieranno attentamente anche le dichiarazioni di ecologismo assumendo posizioni di netto rifiuto in caso sospettino un ambientalismo di facciata.

9. La Customer Experience sarà sempre più social

Il 75% dei consumatori sostiene che la pandemia ha comportato cambiamenti a lungo termine nei loro comportamenti di acquisto. Uno di questi è un focus maggiore sull’impulsività. Il tempo è prezioso, nessuno vuole sprecarlo – specialmente quando si tratta di interazioni tra consumatori e brand. L’ascesa di consegne istantanee come Gopuff ne è la prova: il consumatore odierno vuole prodotti e servizi con celerità.

Oggi numerosi brand faticano a fornire i prodotti in tempi brevi. Molti settori, come quello automobilistico, hanno problemi nella catena di distribuzione e ciò causa insoddisfazione tra i clienti.

È importante invece che l’esperienza del cliente sia sempre al primo posto. La risposta è fornire assistenza, informazioni o soluzioni il più rapidamente possibile e i social media possono aiutare il brand a farlo.

Prevediamo che, nel 2023, aumenterà l’uso di canali di supporto dedicati sui social media in-channel per offrire risposte rapide ed efficaci, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata dai consumatori.

10. La Buyer Persona lascerà il posto alle comunità

Nel 2023 i brand abbandoneranno sempre di più l’uso dei profili di clienti ideali per rivolgersi a community più ampie. Si concentreranno sull’ottenere una conoscenza più approfondita degli ecosistemi dei loro consumatori e avranno l’esigenza di comprendere esattamente chi sta promuovendo e condividendo le conversazioni incentrate sul brand. Influencer di qualsiasi livello, dipendenti diventati paladini del proprio brand e persino comuni consumatori saranno coinvolti nelle community dei brand per generare relazioni autentiche e contenuti per i consumatori.

Tutto questo sarà consentito dalle piattaforme di social media private come Discord, Signal e Geneva, che offrono interazioni autentiche anziché flussi di contenuti. Il 9,2% degli americani usa Discord almeno una volta la settimana, un chiaro segnale che l’esigenza è reale.

Con il 66% delle comunità attorno ai brand che sostengono che il far parte del gruppo li ha portati a rimanere fedeli al marchio, non stupisce vedere che sempre più brand vogliano aumentare la vicinanza ai propri consumatori in un momento in cui il potere d’acquisto si riduce.

Le tendenze dei social media nel 2023

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