Mercato dell’influencer marketing

Il Sole 24ore in un recente articolo si è chiesto quanto valga, in Italia, l’«economia del sé». Il primo dato è che si tratta di un’economia in crescita: «Le aziende considerano l’influencer marketing ormai centrale nella propria strategia di comunicazione e continuano ad aumentare il budget dedicato. Secondo stime dell’Osservatorio nazionale di influencer marketing (Onim), la spesa in collaborazioni fra brand e influencer supererà nel 2023 i 400 milioni di euro (+5% sul 2022 e +47% sul 2021). Anche Upa (Utenti pubblicità associati) si aspetta una crescita significativa degli investimenti pubblicitari, in linea con quanto registrato nel 2021 (+12%) e nel 2022 (+8%). Allargando il campo, secondo Onim il giro d’affari della creator economy – influencer marketing, remunerazione da piattaforme, merchandising, corsi, contenuti brandizzati – vola oltre il miliardo. Sempre Onim stima per il 2023 rialzi a doppia cifra dei fatturati delle agenzie specializzate, sull’onda del + 22,4% del 2022».
Anche allargando lo sguardo al mercato planetario, secondo il Digital Marketing Benchmark Report 2023 di Influencer Marketing Hub, il mercato globale dell’influencer marketing arriverà a valere 21,1 miliardi di dollari nel 2023, in crescita del 28% sul 2022 e del 52% sul 2021. Il 67% degli intervistati (su un campione di 3.500 utenti di agenzie di marketing, Pr e brand) intende aumentare la propria spesa per l’influencer marketing e il 23% vuole spendere oltre il 40% del suo budget in campagne di influencer (nel 2022 era il 5% e nel 2021 l’11 per cento). Oggi circa il 49% dei consumatori si affida ai consigli degli influencer prima di acquistare (dati Digital Marketing Institute). Una percentuale che ben dialoga con quell’82% di utenti del report di Influencer Marketing Hub che ritiene molto più qualitativi i clienti derivati da campagne di influencer marketing rispetto a quelli derivati da altri tipi di promozione.
L’entusiasmo si smorza un po’ se si passa al numero di aspiranti influencer: «Si stima siano oltre tre milioni gli italiani attratti da questo mondo, con livelli diversissimi: si va dall’influencer professionista (stime condivise parlano di 350 mila) a chi fa attività a livello amatoriale, a chi non è ancora influencer, ma vorrebbe diventarlo, spiega Lucio Lamberti, docente di marketing e direttore scientifico del Metaverse marketing lab del Politecnico di Milano.

Ma quanto può guadagnare un influencer di professione Alessandra Ravelli di Flu, che fa parte di Uniting group, agenzia di influence marketing di Milano, spiega che rispondere non è semplicissimo, perché molte sono le variabili in gioco, come il numero di follower, l’engagement, i canali usati, il tempo che il «creator» o l’influencer deve dedicare, la richiesta di esclusiva, la possibilità di usare il contenuto prodotto sui canali del brand. «Un esempio può essere questo: un creator, con una follower base che su TikTok, canale primario, si attesta fra 300 mila e a 4 milioni, e su Instagram, canale secondario, da 250 mila a 1,5 milioni, viene coinvolto da un brand retail con cui ha un’alta affinità. L’obiettivo è produrre con una sua creatività autoriale un TikTok, con pubblicazione tal quale su Instagram, più un set di Ig Story, dando i diritti d’uso dei contenuti per sette giorni consecutivi, ma senza esclusiva. Il guadagno? Fra i 15 e i 35 mila euro».

Iscriviti alla nostra Newsletter!
Per conoscere in anteprima le novità del mondo del licensing e per rimanere aggiornato sulle iniziative internazionali di Licensing International iscriviti alla nostra newsletter.
Ho preso visione dell'Informativa sulla Privacy e dell'iscrizione alla newsletter