Giunti Editore: un bilancio dell’impatto della pandemia sul settore dell’editoria per ragazzi

Giunti Editore, storica azienda fiorentina, opera nel settore dell’editoria libraria, cartacea e digitale, con un’importante presenza diretta nel canale retail; Giunti al Punto è infatti la prima catena italiana di librerie con oltre 215 punti vendita.

Nel segmento editoria per ragazzi e per la prima infanzia, Giunti è leader di mercato in Italia per numero di copie vendute.

Licensing Italia ha intervistato Beatrice Fini, direttore editoriale Ragazzi e YA di Giunti Editore.

di Giulia Rastelli

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Licensing Italia: Cosa ci potrebbe dire se dovesse fare un bilancio dell’impatto della pandemia sul settore dell’editoria per ragazzi? Quale è stato il momento più critico che il settore ha dovuto affrontare?

Beatrice Fini: E’ ancora presto per fare bilanci, ma certamente a più di un anno di distanza dal meteorite che è crollato addosso a tutti quanti iniziamo a fare i conti, guardare i numeri, elaborare analisi. I primi mesi della pandemia con il lockdown totale, la paura e lo sgomento ci hanno paralizzato: abbiamo dovuto interrompere bruscamente la produzione, la promozione, la vendita. Il settore dei libri per ragazzi così articolato, ricco e complesso che trova linfa vitale negli incontri con gli autori, i laboratori, le biblioteche, il passaparola che si innesca a scuola con i consigli dell’insegnante e le segnalazioni dei compagni, l’acquisto d’impulso del libro consigliato che trovi al supermercato o l’acquisto meditato e consapevole perché si sta a lungo in una libreria e ci si fida del libraio e della libraia che fanno le proposte è stato cancellato d’improvviso.

Il canale dell’e-commerce che fin da subito ha colmato il vuoto degli altri canali per il settore adulti non ha dato – come è naturale che sia – lo stesso impulso ai libri per bambini e ragazzi che hanno bisogno di essere visti, toccati, guardati e di conseguenza promossi attraverso foto, video e informazioni non soltanto di metadati ma di coinvolgimento e utilizzo del libro stesso. Adesso a distanza di tempo siamo tutti più preparati e attivi su questo fronte e quindi comunque quest’esperienza ha aumentato la nostra competenza. I bambini e i ragazzi chiusi in casa hanno potuto far ricorso alle librerie domestiche e alla buona volontà dei genitori che sono riusciti a mantenere in vita momenti di lettura anche condivisa ma certamente l’attività principale della famiglia è stata la DAD e tutte le difficoltà ad essa connesse e si è fatto ricorso ai libri raramente tranne che per consultare quelli di divulgazione e aiutare i ragazzi nel percorso scolastico.

Quindi senz’altro il momento peggiore è stato da marzo all’estate scorsa, poi le cose sono andate migliorando – anche se le chiusure dei negozi soprattutto nei centri commerciali hanno penalizzato tantissimo le vendite – e pian piano il settore ha ripreso a muoversi grazie anche alle iniziative come le consegne a domicilio, gli incontri e laboratori online con le classi e lo sviluppo dell’e-commerce. Speriamo che nel frattempo i ragazzi non abbiano perso “il vizio” di leggere!

L.I.: Quest’anno la Bologna Children Book’s Fair si terrà ancora in modalità virtuale dal 14 al 17 giugno. In che modo interverrete e quali sono i progetti di punta che porterete in fiera?

B.F.: Purtroppo sì ancora non in presenza, ma la Fiera si è data molto da fare per restare il nodo connettivo degli editori per ragazzi di tutto il mondo e quindi l’attendiamo con gioia come ogni anno.

Puntiamo su un bellissimo albo di Roberto Piumini, Balena e Balino illustrato da una giovanissima molto promettente Cecilia Fallongo uscita dalla scuola Ars in Fabula di Macerata e poi su Green Girls di Christiana Ruggeri che raccoglie e racconta cosa stanno facendo 23 ragazze provenienti da Paesi vicini e lontani per salvaguardare il nostro pianeta e il nostro futuro e poi il bellissimo romanzo YA di Paola Zannoner, Il ritratto un giallo che strizza l’occhio alle nuove tecnologie con un pizzico di rosa e un omaggio forte e sincero ai capolavori dell’Arte rinascimentale italiana. E infine lanciamo una nuova collana di narrativa per i ragazzi delle scuole medie: I Cactus, storie succose per tipi pungenti. Bassa foliazione, testo a bandiera e alta leggibilità, storie contemporanee, autori noti che raccontano il quotidiano, i timori e problemi ma anche i sogni di chi sta cambiando sguardo.

L.I.: Quali sono, secondo lei, attualmente le principali tendenze nell’editoria per ragazzi e YA?

B.F.: Direi storie vere, esperienze che trasmettono emozioni, che presentano modelli cui trarre ispirazione per i ragazzi e per i giovani adulti invece ancora tanto fantasy, distopici, thriller e libri di genere.

L.I.: Giunti Editore sviluppa numerosi progetti su licenza, quali sono le licenze più interessanti dal punto di vista editoriale?

B.F.: Cerchiamo sempre di scegliere e puntare su licenze che abbiano un messaggio forte da comunicare e sul quale costruire un piano editoriale che oltre all’aspetto ludico ammicchi a quello educativo. Insomma non mere trasposizioni degli episodi dei cartoni che sarebbero necessariamente perdenti rispetto all’esperienza filmica ma libri con contenuti, con informazioni, con storie per vivere attraverso l’esperienza della lettura l’immersione nel character preferito. In questo senso ancora Peppa Pig, il nostro Topo Tip e Bing per i più piccini e i MeteoHeroes per i più grandicelli. Tutte licenze molto interessanti che lavoriamo con grande entusiasmo e che dureranno a lungo nel tempo e poi ho già visto qualcosa in giro di molto buono per il prossimo anno…..

L.I.: A suo avviso quest’anno di pandemia ha determinato un cambiamento nelle scelte editoriali dei consumatori? Notate un interesse maggiore rivolto verso determinate tematiche?

B.F.: No, non credo se si escludono i libri sul tema specifico che certamente sono stati richiesti e cercati per trovare il modo di spiegare ai bambini cosa stava accadendo. Credo che le tematiche che adesso stanno più a cuore a tutti noi sono la salvaguardia dell’ambiente per recuperare un rapporto con la Natura e le relazioni interpersonali: tornare a incontrarsi, parlare, toccarsi, stringere nuove amicizie e leggere bei libri che raccontino questo tipo di esperienze può certamente essere d’aiuto per accelerare il processo di recupero.

 

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