Una nuova opportunità di Licensing: il marchio I.S.E.F.
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Licensing Italia ha intervistato Stefano Bultrini, proprietario del marchio I.S.E.F.
L’ISEF, con il suo caratteristico logo, è un marchio che ha “accompagnato” la crescita sportiva di intere generazioni di studenti italiani. Sin qui presente solamente nell’ambito universitario e delle palestre scolastiche, il marchio si affaccia ora fuori da questi ambiti.
L.I. Ci può illustrare brevemente la storia del marchio I.S.E.F.?
S.B. L’Istituto Superiore di Educazione Fisica (I.S.E.F.) è l’istituto italiano universitario che, a partire dal secondo dopoguerra, ha formato gli insegnanti di educazione fisica.
Le sue origini sono in realtà più “antiche” del 1952 (anno nel quale il primo ISEF fu aperto a Roma) perché l’ISEF ha sostituito la Reale Accademia della Gil, l’ “Accademia Fascista Maschile di Educazione Fisica”, istituto sciolto con la caduta del Fascismo.
A partire dal 1958 l’ I.S.E.F. ha poi ottenuto il riconoscimento di grado universitario; nel 1959 nacque una seconda sede a Torino, mentre negli anni successivi si susseguirono le aperture di altre sedi: a Napoli, Bologna, Firenze, Genova, Milano Cattolica, Palermo, Urbino, Perugia, Milano e Lombardia, L’Aquila.
L.I. Oltre all’Italia, quali sono le aree geografiche in cui il marchio gode di notorietà?
S.B. Innanzitutto l’I.S.E.F. è presente, con lo stesso nome, anche nella penisola iberica e quindi in quei paesi gode di una notorietà equivalente a quella italiana.
In particolare, gode di testimonial di eccezione, come ad esempio Josè Mourinho e Simona Ventura.
L.I. Avete recentemente dato avvio allo sviluppo di un progetto di licensing: quali sono gli obiettivi della vostra strategia e a quali categorie siete maggiormente interessati?
S.B. Il marchio I.S.E.F. è un marchio che ha un target sia maschile che femminile; soprattutto è trasversale: rivolgendosi alla formazione sportiva dei giovani in svariate discipline può essere declinato in numerose categorie merceologiche, dall’abbigliamento alle calzature, agli accessori.
Da questo punto di vista il marchio è infatti già registrato a livello comunitario nelle categorie più significative, ma stiamo lavorando per estendere tale protezione anche ad altre aree.