Under 25 (Generazione Z) in Italia
Generazione Z Ricerche di Mercato
Il nuovo report di Ipsos sulla Generazione Z (gli under 25) ci mostra dei ragazzi che sognano un futuro migliore
I dati Ipsos riportano che, dall’anno e mezzo di pandemia, i ragazzi della Generazione Z sono usciti più riflessivi (41%) e più sfiduciati (41%). Quasi un terzo dei giovani si sente più fragile (31%), mentre il 28% si dice più sedentario e, un altro 28%, più triste.
La pandemia ha reso i ragazzi maggiormente monadici, con il 44% che si sente escluso dalla società. Allo stesso tempo gli under 25 anni non sono una generazione che si vuole arrendere. Rispetto ai loro genitori mostrano il doppio del coraggio (14% contro il 6%) e della profondità (18% contro il 9%), ma, soprattutto, vogliono impegnarsi per cambiare la realtà (74%).
Una delle caratteristiche principali dei giovani appartenenti alla Generazione Z è data dal desiderio di migliorare la società e rigenerare un senso di futuro. In particolar modo, le ragazze e i ragazzi individuano sette azioni prioritarie:
- mettere al primo posto l’ambiente e la sostenibilità;
- distribuire maggiormente la ricchezza;
- fermare la precarizzazione del lavoro;
- ridurre l’orario di lavoro;
- agevolare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro;
- avere un’economia più cooperativa;
- accrescere la solidarietà tra le persone.
La loro scala dei desideri mette al primo posto la certezza e la stabilità lavorativa (Alfa e Omega della loro chiave esistenziale), la ricerca di equilibrio negli amori e negli affetti, la sicurezza, la ricerca di serenità e distensione. La scala si completa con la necessità di più meritocrazia e la possibilità di fare nuove esperienze.
Maggiormente aperti e inclusivi verso gli immigrati (il 55% propende per la solidarietà nei loro confronti, contro il 25% che prova paura), sono critici verso le imprese e le grandi aziende. Comprano loghi e brand, ma allo stesso tempo, dalle imprese si attendono un maggior impegno per cambiare il mondo. Per l’83% della Generazione Z l’affermarsi di un’economia green e di industrie eco-sostenibili è giusto o, addirittura, indispensabile. Per il 40% dei giovani, tuttavia, i costi per avere prodotti ecosostenibili devono essere a carico delle imprese.
La Generazione Z è un agglomerato eterogeneo, in cui non mancano tracce utopiche e la voglia di protagonismo e radicalità.
Nonostante i decenni di disimpegno che hanno alle spalle, i ragazzi e le ragazze cercano di guardarsi intorno, di pensare al mondo in cui vivranno e non solo al proprio unico sé. Aspirano a un mondo più armonico (sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale), cercano equità, inclusione, rispetto per la diversità, ma anche possibilità per il futuro, rifiutando e opponendosi a quel quadro di incertezza lavorativa ed esistenziale che la società ha, purtroppo, in serbo per loro.
Credits: Ipsos