L’impatto della pandemia da Covid-19 sul settore del giocattolo in Italia: intervista a Maurizio Cutrino, Direttore Generale di Assogiocattoli
Industry Toy
In questo periodo di emergenza causato dalla pandemia da Covid-19 Assogiocattoli ha supportato i propri Associati con varie iniziative, ad esempio aggiornamenti in tempo reale, approfondimenti, documenti utili, raccolta dei decreti e molto altro.
Licensing Italia ha intervistato Maurizio Cutrino, Direttore Generale di Assogiocattoli.
di Maura Rastelli
L.I. Quale è stato l’impatto della pandemia da Covid-19 sul settore del giocattolo in Italia?
Maurizio Cutrino: Purtroppo, l’impatto della pandemia sul settore del giocattolo è stato davvero pesante. La chiusura forzata delle aziende e dei negozi ha avuto conseguenze molto gravi sull’economia dei nostri Associati, che si sono visti costretti a bloccare la produzione e a chiudere gli esercizi.
Situazione aggravata ulteriormente dall’ancora inspiegabile ed inspiegato divieto di vendita di questi prodotti (già presenti) all’interno dei supermercati, unici operatori aperti all’inizio del lockdown e, ancor di più, dalla preclusione alla riapertura dei negozi di giocattoli a fronte di una concessione a favore di categorie analoghe quali cartolerie e librerie (dove solitamente vengono venduti anche i giocattoli, ma la cui vendita è rimasta comunque vietata).
Abbiamo fatto diverse richieste di chiarimento al Governo e ripetuti solleciti ma, purtroppo, non abbiamo mai avuto risposta.
L.I. Potete condividere qualche dato quantitativo sull’andamento del settore ad oggi?
M.C. Nel 2019 il settore del giocattolo ha registrato una flessione del fatturato di circa il 2% a livello europeo e del 3,5% in Italia (dati NPD Group). Nell’ultimo trimestre 2019, che rappresenta il 53% del fatturato annuo e coincide con la campagna acquisti prenatalizia, si è registrato un -6%, soprattutto nella grande distribuzione. Dati positivi si registrano per quanto riguarda determinati prodotti, in particolare un +18% e un +8% rispettivamente per Action Figures e Games & Puzzle rispetto al 2018, un +2,5% sulle licenze grazie alle tante nuove uscite. I nuovi dati relativi a quest’ultimo periodo non sono ancora consolidati, tuttavia i dati rilevati da NPD nei primi tre mesi del 2020 in Italia ci raccontano di un mercato del Gioco e del Giocattolo che ha subito un importante calo delle vendite con una perdita pari al 19,1%. Il ruolo dell’e-commerce è stato certamente importante, con crescite a doppia cifra, ma complessivamente i risultati ottenuti non sono in grado di compensare le perdite subite.
L.I. Come hanno affrontato le aziende questo momento di emergenza?
M.C. Chi ha potuto ha continuato con l’e-commerce. Non tutti però erano preparati e organizzati per questo tipo di vendita e, di conseguenza, non hanno potuto sfruttarne l’utilizzo. Più in generale il settore ha cercato di sopravvivere utilizzando le scorte di magazzino, non potendo fare altro.
L.I. Ci sono particolari segmenti del settore che, al contrario dell’andamento generale, hanno conosciuto in questo periodo un incremento delle vendite?
M.C. Dai dati in nostro possesso, emerge che le richieste di vendita on line riguardavano per lo più giochi quali costruzioni, arts & crafts e giochi da tavolo, segno questo di una volontà, da parte delle famiglie, di creare occasioni non solo per sviluppare la creatività dei bambini, ma anche di giocare insieme. Non dimentichiamo poi gli adulti che in questo periodo hanno trovato nel gioco uno strumento di “evasione” per rilassarsi e per superare questo difficile momento che ha costretto tutti a casa per lunghi periodi.
L.I. Quali gli sviluppi secondo voi nel medio termine?
M.C. Ci auguriamo vivamente che con la riapertura dei negozi ci sia una contestuale ripresa dell’attività economica. Confidiamo, inoltre, che il Governo dia accesso al più resto alle misure di supporto economico che ha prospettato, in modo da permette alle aziende e agli esercizi commerciali di avere un po’ di “respiro” e ripartire con più tranquillità. In questo periodo Assogiocattoli ha supportato costantemente i propri Associati con varie iniziative: abbiamo lanciato sul nostro sito la sezione “Emergenza Covid-19”, dove si possono trovare aggiornamenti in tempo reale, approfondimenti, documenti utili, raccolta dei decreti e molto altro; li abbiamo supportati attraverso il nostro ufficio tecnico nella soluzione delle problematiche singole; ci siamo interfacciati con le Istituzioni e abbiamo fatto sentire la nostra voce attraverso tutti i canali media e social. Last but not least, a seguito della cancellazione dell’edizione 2020 di Toys Milano, il primo evento B2B dedicato ai settori di nostra competenza, ovvero giocattolo, cartoleria, carnevale, decorazioni, party e prima infanzia, con incursioni nel mondo delle licenze e dei brand, abbiamo deciso di sostenere e contribuire alla realizzazione di TOYS MILANO PLUS. Si tratta di un’edizione straordinaria, tutta in digitale, che si svolgerà per un periodo limitato di tempo, dal 25 maggio al 25 giugno 2020, e metterà in contatto le aziende partecipanti con oltre 4mila buyers certificati, nazionali e internazionali, così da garantire comunque, a distanza e in sicurezza, la promozione dei prodotti e lo scambio di informazioni. Con la speranza di agevolare la ripresa e auspicando, per quanto possibile, un ritorno alla normalità in tempi brevi.
L.I. Licensing International, di cui noi siamo l’ufficio in Italia, sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione per spingere il mercato a sviluppare programmi di licenza sostenibili. Qual è la posizione di Assogiocattoli in tal senso?
M.C. Tra i nostri Associati ci sono sia Licenzianti sia Licenziatari, pertanto Assogiocattoli non può che sostenere e appoggiare ogni campagna, azione mirata e attività in senso generale atta a veicolare le tematiche ambientali e della sostenibilità. Pertanto, è nostra intenzione supportare tutte le iniziative più valide e interessanti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, a cominciare dai nostri canali ufficiali e la nostra rete di contatti.