Salone del Mobile e Fuorisalone 2023 – Sostenibilità al centro

La grande attenzione alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale ed economica si è confermata in tutte le fasi della nuova edizione del Salone del Mobile Milano

Da anni Ipsos registra una costante crescita dell’importanza che le persone attribuiscono al tema della sostenibilità, le quali si mostrano sempre più informate, consapevoli e attive. Ma cosa spinge verso una maggiore attenzione e interesse per la sostenibilità? Come si spiega il profondo cambio di atteggiamento e di prospettiva che sta investendo anche il nostro Paese?

Dall’indagine svolta da Ipsos e Symbola emerge come la qualità (con un contributo pari al 56,5%) rappresenti il driver principale che spinge a una maggiore attenzione alla sostenibilità, legata alla convinzione che un prodotto sostenibile sia significativamente migliore rispetto agli altri e che l’azienda sostenibile sia più affidabile, di fiducia e che prende le cose più seriamente.

Questa maggiore enfasi posta dagli individui sul concetto di qualità rappresenta una vera e propria svolta culturale, e porta con sé molte implicazioni di grande interesse. Sempre più spesso la sostenibilità è associata a un benessere individuale, economico e sociale, oltre che a quello ambientale.

L’indagine Ipsos-Symbola spiega come la sostenibilità sia sinonimo di qualità quando coniuga determinati aspetti: la funzionalità del prodotto, la presenza di certificazioni ambientali, l’innovazione e i principi etici nell’agire di impresa.

Per quanto riguarda il settore dell’arredamento, la qualità rappresenta un aspetto molto importante nella scelta di un prodotto: oltre il 70% delle persone intervistate è disposto a pagare di più per un mobile di qualità superiore e, in tutto ciò, la sostenibilità ha un peso rilevante in quanto incide su questa scelta per il 42%.

Ma come si declina il concetto di qualità in questo settore? Un mobile di qualità deve soprattutto durare nel tempo, essere prodotto in Italia, ma anche dimostrare il suo impegno per l’ambiente e, quindi, riducendo emissioni di CO2 e di sostanze chimiche e al contempo evitando lo spreco di risorse.

Infine, per risultare davvero sostenibile il settore dell’arredamento deve prestare attenzione a determinati aspetti della filiera, in particolare quelli legati all’economia circolare: la produzione e la lavorazione delle materie prime e lo smaltimento sia del prodotto a fine utilizzo sia dei prodotti complementari/usurabili. Altri aspetti legati al trasporto, alla produzione e al confezionamento risultano essere meno considerati.

A questo Link il video con la presentazione dei risultati

Secondo Statista, invece, nel 2022 il giro d’affari globale dell’e-commerce di arredo è stato di 29 miliardi di dollari, cifra che nel 2030 salirà a 41 miliardi. Un successo confermato anche dai dati di Comscore che, nell’edizione 2023 del report “State of Digital Commerce“, rileva come negli Stati Uniti la categoria dell’arredamento (insieme agli elettrodomestici) sia stata la quinta per volume di crescita nel corso dell’ultimo anno. La società di servizi per l’e-commerce Clyndo ha stilato una lista di elementi grazie a cui l’e-commerce si svilupperà in futuro. Tra questi ci sono: la visualizzazione dei prodotti in 3D, le haptic technologies – strumenti che permettono di ricevere stimoli sensoriali dall’interazione virtuale con un oggetto – e il machine learning.

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